Pufacur, integratore di Curcuma, Pepe nero e Omega 3

I più letti

Curcuma e obesità

Curcuma e obesità Alcune evidenze sperimentali suggeriscono una possibile utilità della Curcuma nel ridurre l’incidenza...

Possibile utilità Curcumina nel trattamento della Depressione?

Possibile utilità Curcumina nel trattamento della Depressione? La Curcumina sembrerebbe utile nel trattamento delle problematiche...

Starbene recensisce il Pufacur (Curcuma, Pepe nero e Omega3)

INFIAMMAZIONI: CURALE SENZA FARMACI Oggi si può. Con un mix di sostanze naturali ricche di...

Cervello protetto con le proprietà della Curcuma e degli Omega 3

Cervello protetto con le proprietà della Curcuma e degli Omega 3 "Dai test condotti è...

Curcuma o curcumina? Cosa fa più bene alla salute?

Curcuma o curcumina? Curcuma o curcumina? "Principio attivo estratto" o sostanza nella sua forma naturale? Fitomania...

Stress, infiammazione e aumento di peso

Sempre sotto pressione? Ecco che gli squilibri ormonali ti fanno ingrassare e ti predispongono...

Zinco e Selenio: possibile ruolo antinfiammatorio e antiossidante

Pufacur composizione Integratore alimentare a base di acidi grassi polinsaturi Omega 3 (EPA e DHA), Curcuma, Pepe nero, Vitamine A, C, D3, E, Zinco e Selenio con...

GLAVA, Acido Gamma Linoleico

L’Acido Gamma Linolenico (GLA) è un acido grasso polinsaturo Omega 6 (18:3) che, insieme...

Curcumina e malattie osteoarticolari

Curcumina e malattie osteoarticolari I dati disponibili derivanti da studi in vitro e in vivo...

Il ruolo delle vitamine A, C, D ed E nel Pufacur

Pufacur composizione Integratore alimentare a base di acidi grassi polinsaturi Omega 3 (EPA e DHA), Curcuma, Pepe nero, Vitamine A, C, D3, E, Zinco e Selenio con edulcorante. Confezione 30...

Omega 3, tante buone ragioni per fare il pieno

Omega 3: buoni alleati per la salute del cuore della pelle, della memoria... Ma...

Acidi grassi polinsaturi Omega-3: ALA EPA DHA

Acidi grassi polinsaturi Omega-3 Gli Acidi Grassi Polinsaturi (PolyUnsaturated Fatty Acids) Omega-3 (o PUFA n-3),...

Pufacur®

Pufacur® è Integratore alimentare a base di acidi grassi polinsaturi Omega 3, Curcuma, Pepe nero, Vitamine A, C, D3, E, Zinco e Selenio con edulcorante.

Indicazioni

Integratore alimentare a base di acidi grassi polinsaturi Omega 3.

Curcuma e pepe nero risultano utili come antiossidanti; il Pepe nero risulta altresì utile per la regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare.

Zinco Selenio e Vitamina A,C, D, E contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario. Zinco, Selenio, e Vitamina C ed E, contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

 

Avvertenze

Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di uno stile di vita sano. 

Tenere lontano dalla portata dei bambini di età inferiore ai 3 anni.

Non superare la dose giornaliera consigliata. 

Non somministrare ai bambini al di sotto dei 3 anni di età.

[optin-monster-shortcode id=”znakhpcmyydiausei7h1″]

Confezione

30 buste da 5,5 g. Peso netto 165 g

Prezzo

Euro: 36,50

Modo d’Uso

Si consiglia l’assunzione di 1 bustina al giorno disciolta in un bicchiere d’acqua (200 ml). Senza glutine e senza lattosio.

 

Approfondimenti:

Curcuma

La curcuma è una pianta dalla quale si estrae la curcumina, il componente biologicamente attivo del Turmerico.

Il Turmerico appartiene alla famiglia delle Zingiberacee come anche lo zenzero e il cardamomo.

La curcuma ha un colore dorato, si ricava dal rizoma che è la parte del fusto sotterraneo della pianta Curcuma longa che viene schiacciato e polverizzato.

Contiene centinaia di componenti cui sono state attribuite oltre 300 attività biologiche diverse.

La Curcumina – principio attivo della curcuma – previene la formazione dei radicali liberi e neutralizza quelli già esistenti.

L’attività antiossidante della curcumina è stata riconosciuta essere 300 volte superiore a quella della Vitamina E.

Curcuma come possibile coadiuvante nella gestione dei problemi derivanti dal sovrappeso

Alcune evidenze sperimentali suggeriscono una possibile utilità della Curcumina nel promuovere la perdita di peso e nel ridurre l’incidenza delle patologie correlate con l’obesità.

La ricerca scientifica rivela che la Curcumina potrebbe interegire con il tessuto adiposo bianco per sopprimere l’infiammazione cronica inibendo l’infiltrazione di macrofagi e l’attivazione del Fattore Nucleare kB (NF-kB).

Sempre nel tessuto adiposo bianco potrebbe contribuire a ridurre l’espressione delle potenti adipochine proinfiammatorie queli il Fattore di Necrosi Tumorale alpha (TNF-alfa), la Proteina Chemioattrattante i Monociti-1 (MCP-1) e l’Inibitore dell’Attivatore del Plasminogeno tipo-1 (PAI-1), oltre a indurre l’espressione dell’Adiponectina che è il principale agente antinfiammatorio secreto dagli adiposità.

Curcuma e depressione

La Curcuma ha dimostrato di essere efficace nel trattamento delle problematiche Stress cronico-correlate e in particolare nel trattamento dei disordini da Depressione.

Tutti i risultati dimostrano che la Curcuma possiede effetti neuroprotettivi, antidepressivi, di stimolazione dei fattori neurotrofici e di regolazione dell’asse HPA.

Lo Stress cronico definito CUMS (Chronic, Unpredictable, Mild, Stress – Stress cronico, imprevedibile, mite) produce comportamenti di tipo depressivo.

Si è visto che tutto ciò è associato con cambiamenti ultrastrutturali dei neuroni all’interno dell’Amigdala Laterale.

Qui si riscontra anche una significativa riduzione dell’espressione delle proteine associate alle sinapsi, quali il BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), la PSD-95 e la Sinaptofisina.

La somministrazione protratta di Curcumina (20mg/kg) potrebbe aiutare a prevenire le alterazioni neuronali e biochimiche indotte dal CUMS sopprimendo il comportamento di tipo depressivo.

Curcuma e malattie osteoarticolari

I dati disponibili derivanti da studi in vitro e in vivo affermano che la Curcuma può essere un efficace trattamento complementare nelle affezioni cronico degenerative a carico dell’apparato osteoarticolare, tanto negli umani che negli animali da compagnia.

Agisce soprattutto proteggendo i condrociti dagli effetti catabolici dell’IL-1 beta e del TNF-alfa, due citochine proinfiammatorie pleiotropiche che giocano un ruolo chiave nel mediare la degradazione cartilaginea nei disordini osteoarticolari come l’osteoartrite e l’artrite reumatoide.

Piperina

E’ stato dimostrato che la Piperina, negli studi in vitro e in vivo, protegge contro il danno ossidativo mediante l’inibizione o l’estinzione dei radicali liberi e delle specie reattive dell’ossigeno (ROS).

E’ stata anche dimostrata la sua capacità di abbassare la perossidazione lipidica in vivo e di influenzare vantaggiosamente lo stato tiolico cellulare, le molecole e gli enzimi antiossidanti in numerose situazioni sperimentali di stress ossidativo.

Il primo attributo accertato della Piperina è stato quello della sua azione inibitoria sulle reazioni di biotrasformazione enzimatica dei farmaci nel fegato.

Essa inibisce, a livello epatico e intestinale, l’aril-idrocarburo-idrossilasi e la UDP-glucuronil-transferasi. 

Tale proprietà della Piperina è anche parzialmente attribuita all’aumento dell’assorbimento risultante dai suoi effetti sull’ultrastruttura dell’orletto a spazzola intestinale.

In caso di composti che divengono disponibili solo dopo metabolizzazione o in cui il loro accumulo sia tossico, il problema si risolve quando la Piperina viene associata alla Curcumina che stimola fortemente la produzione di aril-idrocarburo-idrossilasi, UDP-glucuronil-transferasi e di glutatione-S-trasferasi che abbattono le sostanze potenzialmente nocive nel fegato.

Omega 3

Gli Acidi Grassi Polinsaturi (PolyUnsaturated Fatty Acids) Omega-3 (o PUFA n-3), una categoria di acidi grassi essenziali, sono caratterizzati dalla posizione del primo doppio legame che, iniziando il conteggio dal carbonio terminale (carbonio omega ovvero carbonio n), occupa la terza posizione, da cui il termine Omega-3.

Sono noti soprattutto per la loro presenza nelle membrane cellulari di cui mantengono l’integrità.

Talvolta sono raggruppati come vitamina F (dall’inglese fatty acids).

Gli acidi EPA e DHA possono essere sintetizzati dall’organismo umano a partire dall’acido ALA tramite l’intervento di due complessi enzimatici, capaci di allungare la catena carboniosa (elongasi) e di aumentare il numero di doppi legami (desaturasi).

Ciò però accade solo per piccole quantità a causa della scarsità di questi enzimi dovuta all’avanzare dell’età, alla sempre minore qualità degli alimenti, allo stress, dall’iperglicemia, ecc.

Per es. il tasso di DHA non varia nonostante l’aumento di apporto di ALA.

Inoltre tali complessi enzimatici sono utilizzati anche dagli omega-6 e quindi, se ne vengono assunti troppi di questi ultimi (come accade normalmente nel mondo occidentale), si ha una competizione eccessiva con minor disponibilità per gli omega-3.

Gli acidi grassi della serie omega-3, come anche gli omega-6, sono i precursori degli eicosanoidi, sostanze ormonali (definiti superormoni) ad azione locale o paracrina (prostaglandine, trombossani e leucotrieni).

Sono agenti biologici che regolano moltissime funzioni organiche (risposta immune, infiammazione, cardiovascolare, coagulazione, funzione rene, ecc.) con attività spesso opposte tra loro.

I preziosi acidi grassi polinsaturi ricavati dal pesce (soprattutto sgombro, alici, sardine e salmone) prevengono le infiammazioni cardiovascolari e l’invecchiamento dei neuroni ma anche i disturbi della pelle, tant’è che si trovano nelle creme contro la psoriasi, l’eczema e la dermatite atomica.

Omega 3 e infiammazione cronica sistemica

Gli n-3 PUFAs (gli Acidi Grassi Polinsaturi o PolyUnsaturated Fatty Acids) possiedono proprietà antinfiammatorie molto ben documentate e, di conseguenza, un potenziale terapeutico nelle malattie infiammatorie croniche fra cui osteoartriti, asma, patologie cardiovascolari, dismetaboliche, neurodegenerative.

Vari studi mettono in evidenza una diminuzione marcata della PCR in pazienti che iniziano ad assumere ALA, EPA o DHA o, ancor meglio, una combinazione dei tre.

Ciò avviene in quanto, soprattutto EPA e DHA, inibiscono il fattore di trascrizione STAT3 che, tramite stimolo dell’Il-6, induce l’espressione della Proteina C Reattiva (PCR). Riducono anche il contenuto di Acido Arachidonico (ARA) nelle cellule coinvolte nel responso immune oltre a diminuire la produzione di eicosanoidi infiammatori derivanti proprio dall’ARA.

EPA e DHA sono efficaci nell’inibire un vasto numero di aspetti dell’infiammazione fra cui:

  • la chemiotassi leucocitaria,
  • l’espressione di molecole di adesione e le interazioni di adesione fra leucociti e endotelio,
  • la produzione, appunto, di eicosanoidi infiammatori tipo leucotrieni e prostaglandine derivanti dall’ARA,
  • la produzione di citochine proinfiammatorie e
  • la reattività delle cellule T.

Le azioni antinfiammatorie degli omega 3 includono anche la composizione in acidi grassi delle membrane cellulari fosfolipidiche alterate, delle zattere lipidiche cellulari deteriorate, l’inibizione dell’attivazione del fattore di trascrizione proinfiammatorio NFKB che quindi limita l’espressione dei geni infiammatori, l’attivazione del fattore di trascrizione antinfiammatorio NR1C3 e il legame della proteina G accoppiata col recettore GPR120.

Tutti questi meccanismi sono fra loro interconnessi.


Vitamine A, C, D ed E

Le Vitamine A, C, D ed E hanno delle potenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti accertate oramai da tempo.

Nel Pufacur tali vitamine hanno, oltre queste funzioni, quella importante di proteggere dalla perossidazione i grassi polinsaturi che, a loro volta, aumentano l’assorbimento e l’attività di alcune di esse (stessa cosa che accade fra PUFAs e Curcumina).

approfondisci il ruolo delle Vitamine

Selenio e Zinco

Il Selenio e lo Zinco svolgono una potente azione antiossidante, antinfiammatoria e antinvecchiamento.

Per questo motivo sono stati inclusi nella composizione del Pufacur, integratore alimentare a base di Curcuma e Omega 3.

Le quantità di Selenio e Zinco nel PUFACUR rispettano i range fisiologici.

Selenio

La ricerca ha messo in evidenza che l’assunzione di Selenio è negativamente correlata con la quantità di acido sialico presente nell’organismo; quest’ultimo è un marker infiammatorio collegato alla sindrome metabolica, al peggioramento del pattern lipidico e all’insulinoresistenza.

Zinco

Si è riscontrato un aumento della citochina proinfiammatoria TNF-alfa in animali con carenza di Zinco e conseguente aumento dell’infiammazione e della perdita di mineralizzazione ossea. Tale restrizione dell’apporto di zinco è stata anche correlata con l’insorgenza di comportamenti di tipo depressivo per aumento dei parametri ossidativo-infiammatori.

approfondisci il ruolo del Selenio e dello Zinco

Tabella nutrizionale del Pufacur

pufacur-tabella-nutrizionale

 

Il Pufacur® può essere acquistato solo in farmacia. Se vuoi acquistarlo online, rivolgiti solo alle farmacie autorizzate dal Ministero della Salute

spot_img
spot_img
spot_img

Vanda Magazine

Vanda Magazine Speciale Corso Avanzato di Immunologia

Scopri il Numero Speciale di Vanda Magazine sul Corso Avanzato di Immunologia Siamo entusiasti di...

Vanda Magazine 16: Speciale Insu Lean

INSU LEAN® è il nostro innovativo prodotto concepito per contrastare l’insulino resistenza. Il nome nasce...

Vanda Magazine 15: speciale Emocromo

Presentazione dell'ultimo numero di Vanda Magazine - Emocromo, lettura avanzata: un'esperienza entusiasmante per i...

Vanda Magazine 14: speciale Glutatione boost orosolubile

Siamo entusiasti di condividere con te la nuova uscita di Vanda Magazine, il primo...

Vanda Magazine 13

Vanda Magazine 13 Benvenuto nel nuovo numero di Vanda Magazine, la rivista di medicina naturale...

Vanda Magazine 12

E' in uscita il nuovo numero del Vanda magazine. Di seguito trovi l'indice degli argomenti. E' un numero speciale ... Festeggiamo...

Vanda Magazine n°11

E' in distribuzione il Vanda Magazine numero 11. Uno dei numeri più belli. Tra i...