Allergia: ne soffre 1 italiano su 4. Il possibile aiuto dell’omeopatia

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Allergia: ne soffre 1 italiano su 4. Il possibile aiuto dell’omeopatia

Roma, 18 feb. (AdnKronos Salute)

I cambiamenti climatici, l’inquinamento atmosferico e smog sempre più asssiante delle nostre città sono un vero e proprio ‘mix micidiale’ per le allergie.

“Ma il ricorso all’omeopatia – spiega Ginevra Menghi, allergologa, immunologa clinica e medico omeopata romana – può aiutare a prevenirle”.

Mezzo grado di aumento della temperatura ha provocato un aumento del polline nell’aria da 10 a 100 volte.

Basti pensare che, secondo dati della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), l’aumento di mezzo grado della temperatura ha provocato un aumento del polline nell’aria da 10 a 100 volte.

Da qui la crescita esponenziale, negli ultimi anni, del numero di persone allergiche ai pollini, soprattutto i bambini.

Ovvero: riniti, congiuntiviti allergiche e asma da curare in fase acuta, ma soprattutto da prevenire con una giusta e tempestiva ‘preparazione’.

Ed è questo è il momento giusto per farlo.

“Siamo ancora in tempo per avviare una prevenzione mirata“, spiega Menghi. Non solo.

Lo smog peggiora le allergie

Diversamente da quanto accadeva in passato, oggi il polline in città è molto più asmogeno che in campagna.

Ciò è dovuto al fatto che i pollini, legandosi ai residui di particolato connessi al trasporto su strada, penetrano in profondità nell’organismo, provocando reazioni allergiche.

Per il nostro apparato muco-ciliare diventa quindi molto difficile espettorare.

Eliminare cioè sia le molecole inquinanti che lo stesso allergene.

Questo quindi provoca una reazione infiammatoria che in ultima istanza porta all’asma.

La percentuale di italiani che soffrono di allergie è arrivata a uno su 4, e per alcune patologie a un italiano su 3

E i dati parlano chiaro:

“Si stima che negli ultimi anni – riferisce Menghi – la percentuale di italiani che soffrono di allergie sia arrivata a uno su 4, e per alcune patologie no a un italiano su 3.

Quelle più diffuse sono sicuramente la rinite allergica, che colpisce sia adulti che bambini.

Sempre più diffuse tuttavia sono la congiuntivite e l’asma allergica“.

La prevenzione integrata delle allergie

“Da molti anni – prosegue l’allergologa – mi occupo sia delle strategie di prevenzione sia della cura delle patologie allergiche.

Mi avvalgo di farmaci convenzionali e ricorro anche all‘omeopatia. 

In base alla mia esperienza clinica, l’omeopatia rappresenta una valida scelta terapeutica.

Privi di tossicità chimica e di effetti collaterali

I medicinali omeopatici sono in genere privi di tossicità chimica e di effetti collaterali direttamente legati alla quantità di prodotto assunto.

Per questo possono essere prescritti a soggetti allergici di tutte le età, compresi bambini, anziani e donne in gravidanza, che presentano limitazioni nell’uso delle terapie tradizionali”.

Utilità per chi ha difficoltà a seguire terapie farmacologiche prolungate

[quote font_size=”18″ font_style=”normal” align=”none” bgcolor=”#f1f1f1″ color=”#000000″ bcolor=”#007935″ arrow=”no”]”Il paziente allergico infatti soffre di una patologia cronica, che va avanti per anni – osserva Menghi – quindi spesso incontra difficoltà nel seguire terapie farmacologiche prolungate o per i loro effetti collaterali (dalla sonnolenza al senso di intontimento no alle difcoltà di attenzione) o perché restio all’uso di farmaci tradizionali.[/quote]

Con l’omeopatia il paziente segue la terapia in maniera più costante. 

Ha una maggiore compliance.

E si riesce a fare un percorso di prevenzione sicuramente molto efficace e duraturo.

E’ bene infatti prevenire la crisi allergica, ovvero quel picco di sintomi, rinite, congiuntivite o asma, che poi sono difficili da trattare in breve tempo.

Qualunque tipo di terapia, infatti, se avviata prima della crisi è più efficace, e ciò vale sia per le cure classiche con i farmaci tradizionali che per quella omeopatica”.

 

Il momento della prevenzione

Ed è questo il momento giusto per fare prevenzione.

“Siamo ancora in tempo – afferma l’allergologa – per preparare l’organismo e migliorare la sua reattività stagionale.

L’ideale è muoversi infatti 2-3 mesi prima del periodo previsto di fioritura delle piante a cui si è allergici.

Anche se – spiega – ricordo sempre ai miei pazienti che non è mai tardi, possiamo avviare terapie preventive anche un mese prima, anche 15 giorni prima: è sempre meglio che arrivare al picco delle fioriture ‘scoperti’.

Ovviamente – precisa – dipende da ciò a cui è allergica la persona, perché se il paziente è allergico a pollini di un albero a fioritura precoce si deve sbrigare, se lo è a una pianta a fioritura più tardiva siamo ancora in tempo per fare un’ottima prevenzione”.

Personalizzazione della terapia

La terapia del paziente allergico va sempre personalizzata. Sia quella tradizionale, ma in particolare quella legata all’omeopatia:

“Soprattutto in prevenzione, andremo ad agire su quello che è il cosiddetto terreno del singolo paziente – continua Menghi – quindi le sue caratteristiche allergologiche e non solo, in modo tale da prevenire in maniera specifica e mirata la sua sintomatologia, che varierà da paziente a paziente”.

Donne, Donne in gravidanza e bambini i più ‘affezionati’ alle terapie omeopatiche

“A chiederle più spesso – riporta l’esperta – sono i genitori di bambini e le donne in gravidanza, categorie che hanno limitazioni oggettive o esigenze di utilizzare il meno possibile i farmaci tradizionali”.

Inoltre, bambini e mamme in attesa “sono particolarmente sensibili e recettivi all’omeopatia proprio perché utilizzano meno farmaci tradizionali, e hanno quindi risultati generalmente migliori e più duraturi nel tempo”.

 

No, all’autodiagnosi!

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