Vivo a Trieste e devo confessarvi: la bora è davvero implacabile. Chi soffre di pelle delicata come la mia conosce fin troppo bene il suo effetto devastante. Quel vento gelido, come si sa, “rimuove gli oli naturali della pelle”, compromettendo la sua barriera protettiva e lasciandola secca, tesa e spesso irritata.
Per dirla in modo più tecnico: in condizioni di freddo e bassa umidità, il vento accelera l’evaporazione dell’acqua e dei lipidi presenti sul film idrolipidico della pelle, che svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’idratazione e nella protezione contro agenti esterni.
Questo processo può portare a quello che noi medici definiamo xerosi (secchezza cutanea), irritazione e quella fastidiosa sensazione di tensione
Succede questo in pratica: la perdita di lipidi e la diminuzione delle ceramidi indeboliscono la capacità della pelle di trattenere l’idratazione, rendendola particolarmente vulnerabile agli agenti atmosferici.
In passato, per combattere questi effetti, ho dovuto ricorrere a numerose creme idratanti durante la giornata, senza però ottenere il beneficio completo di una pelle veramente protetta.
Poi, qualche settimana fa, ho scoperto la Cera di Cleo.
La sua formula avanzata mi ha subito conquistata: non solo apporta un effetto emolliente e idratante, reintegrando i lipidi naturali della pelle, ma aiuta anche a ripristinare la barriera cutanea compromessa dalla bora.
Questo significa che, applicandola al mattino, la mia pelle è rimasta protetta e rigenerata per tutto il giorno, senza dover continuamente ritoccare con altre creme.
La trasformazione è stata evidente: la mia pelle, solitamente tesa e arida a causa del vento gelido, ha cominciato a rispondere con un immediato senso di morbidezza e comfort.
Ora posso finalmente dire addio alle ripetute applicazioni quotidiane di creme, perché Cera di Cleo ha portato quella protezione e idratazione di cui avevo disperatamente bisogno.
Come si diceva un tempo: Provare per credere!
Dottoressa Fulvia Berquier