Nuovi studi sui flavonoidi
Mentre tutti discettano di vaccino, sperando che ciò elimini la pandemia, non dimentichiamo che esistono rimedi naturali, a basso costo e poco rischiosi.
Non sono alternativi al vaccino, ma siccome nessuno ne parla, meritano una menzione in queste pagine …
Proprietà antivirali dell’Esperidina
Un lavoro pubblicato nel dicembre 2020* su Eurasian Journal of Medicine and Oncology mette a confronto tre molecole candidate per un’azione anti-virus SARS-CoV-2:
- la CLOROCHINA (discendente chimica della chinina, principio attivo del tradizionale antimalarico chinino),
- l’ARTEMISINA (principio attivo estratto dalla pianta Artemisia annua) e
- l’ESPERIDINA (principio attivo della buccia degli agrumi).
Gli autori hanno effettuato delle prove di “attracco molecolare” alle principali proteine coinvolte nella replicazione del virus responsabile del covid-19:
- due enzimi proteolitici
- e la “spike”.
Affinità di legame
Il legame con la minore energia di legame è il più stabile ed è quindi considerato la migliore modalità di legame.
In altre parole …
la prova stabilisce un punteggio che indica l’energia necessaria perché la molecola si leghi al suo bersaglio:
più basso è il punteggio, maggiore è l’affinità tra “ligando” e suo “recettore” e quindi maggiore è la probabilità di un legame efficace nel bloccare il virus.
Si tratta di simulazioni, vale a dire che non stabiliscono direttamente una “efficacia terapeutica” bensì permettono di formulare ipotesi su quali molecole potrebbero essere efficaci in studi clinici.
E’ il primo gradino che affrontano tutti i nuovi farmaci nel loro percorso di invenzione e validazione.
Le migliori modalità di legame e le affinità corrispondenti sono riassunte nella Tabella.
I valori indicati sono inferiori allo zero (cioè hanno un punteggio preceduto dal segno negativo).
Affinità di legame dell’esperidina
Come si vede, tra le tre molecole messe a confronto, l’Esperidina è nettamente quella che ha il punteggio più basso e quindi la migliore affinità di legame verso tutti e tre i bersagli sul virus.
Questo articolo conferma quanto già segnalato da me e A. Donzelli in una rassegna già citata in queste pagine (https://www.mdpi.com/2076-3921/9/8/742) e va ad aggiungersi a molti studi che hanno rilevato come tale flavonoide (e i suoi derivati presenti negli agrumi o liberati nell’intestino dalla flora batterica) siano tra le molecole naturali più fortemente reattive contro le strutture virali, a vari livelli.
Bibliografia
*Screening of Preferential Binding Affinity of Selected Natural Compounds to SARS-CoV-2 Proteins Using in Silico Methods. Tomic N. et al. Eurasian Journal of Medicine and Oncology 2020; 4(4): 319–323[